Cosa c’è da sapere su Civita di Bagnoregio

Un’isola nel bel mezzo della Tuscia, non troverei modo migliore per definire la particolarissima Civita di Bagnoregio

Questo paesino si trova nel viterbese ed è anche noto come “la città che muore” perché, completamente costruito nel tufo, rischia di scomparire a causa dell’erosione degli agenti atmosferici che nei rilievi circostanti hanno già provocato dei calanchi ben marcati.

Come arrivare a Civita?

Per chi viaggia in macchina il modo migliore per arrivare a Civita è seguire le indicazioni per Bagnoregio e parcheggiare nell’ampio parcheggio a pagamento di Bagnoregio.

Il costo è medio-alto: 1,50€ all’ora e per l’intera giornata (cioè fino alle 20) 7€.

Dal parcheggio si può raggiungere Civita a piedi o con la navetta.

La navetta parte direttamente dal parcheggio e costa 1€ a persona a/r ma, non arriva fino al paesino. Porta a pochi metri dal belvedere, evitando di percorrere a piedi Bagnoregio, ma senza attraversare il famoso ponte che porta a Civita, che è pedonale o percorribile con scooter (ovviamente solo per i residenti o per chi lavora lì).

Altrimenti arrivare a piedi è molto facile.

Basta salire le scale che partono direttamente dal parcheggio, dove è anche possibile consultare una cartina del luogo o comprarne una nel piccolo negozio di souvenir (con annessa toilette) lì presente, e poi seguire le indicazioni per Civita. La passeggiata dura circa 10 minuti e si passa per il paesino di Bagnoregio, davanti alla statua di San Bonaventura e davanti alla Chiesa principale, per poi arrivare al Belvedere dove è possibile scattare delle bellissime foto.

Vicino al Belvedere poi è possibile, scendendo qualche gradino, arrivare alla grotta di San Bonaventura, dove si dice che San Francesco abbia guarito San Bonaventura, ancora giovinetto.

La grotta, probabilmente sia per motivi di sicurezza che di conservazione, è chiusa da una grata in ferro, ma è possibile attraverso le sbarre vederne l’interno.

Ingresso al borgo

Dalla Grotta di San Bonaventura è possibile arrivare al ponte d’accesso al paesino scendendo alcuni scalini.

L’ingresso al borgo è a pagamento, eppure ciò non dovrebbe né indignare né stupire. La cifra non è esagerata, ma anzi necessaria per la sopravvivenza del paesino stesso. Per prima cosa perché il turismo è l’unica entrata che Civita di Bagnoregio ha e poi perché il borgo rischia di scomparire e i soldi che riceve possono essere utili per trovare rimedi per rallentare questa lenta, ma finora inesorabile, erosione a cui il tufo è sottoposto (l’erosione media sembra essere di 7 cm all’anno).

Dal 1 novembre al 31 marzo il costo è di 3€ nei giorni feriali e di 5€ in quelli festivi, i bambini sotto 6 anni non pagano e l’ingresso è completamente gratuito per gli invalidi e i disabili al 100%, oltre che per i residenti nel comune di Bagnoregio e i loro parenti più prossimi e per alcune altre categorie (per la lista completa https://www.civitadibagnoregio.cloud/ticket-gratuito-per/) Dal 1 aprile al 31 ottobre il costo è di 5€.

I biglietti sono acquistabili online su http://articketing.vocces.com/proceso-reserva/ , direttamente dall’app Civita di Bagnoregio o in biglietteria, poco prima del ponte d’accesso (non si accettano bancomat e la fila varia ovviamente di giorno in giorno).

Se state organizzando un giro imminente vi segnalo inoltre, il suggestivo Presepe vivente che avrà luogo tra le vie del borgo nei giorni 29 e 30 dicembre 2018, 1, 5 e 6 gennaio 2019.

È una gita adatta a tutti?

È una domanda che mi sono posta prima di partire, soprattutto quando ho deciso di intraprendere questa avventura insieme alla mia famiglia quasi al completo, compresi i miei nonni.

Certo, inutile dire che il ponte in cemento armato, nonostante non sia molto lungo, meno di un chilometro, non è troppo comodo, soprattutto nella sua ultima parte, che è ovviamente più ripida. Però, la vista da lassù è stupenda e, grazie al corrimano, è possibile appoggiarsi e salire con tranquillità.

Il ponte è sicuro, ma è ovviamente sopraelevato e, se si soffre di vertigini, si potrebbe avere qualche piccolo problema, anche perché ad onor del vero, in alcuni momenti ci sono delle piccole oscillazioni, lievi e per nulla spaventose, che però potrebbero allarmare chi già soffre l’altezza.

Civita di Bagnoregio viene fondata ben 2500 anni fa dagli Etruschi, che ne fanno un importante centro commerciale, soprattutto per la posizione strategica.

La porta principale di accesso al borgo, che è molto antica, è quella di Santa Maria e la piazza principale è Piazza San Donato, in cui si trova l’omonima Chiesa. Una piazza completamente in terra battuta, dove il tempo sembra davvero essersi fermato.

Curiosità

Non mancano tantissimi bar e ristorantini dove i turisti, che sono in grandissima crescita, possono rifocillarsi e passare momenti di relax.

Una particolarità del luogo è, inoltre, la cosiddetta “Acqua di Civita”

Una linea di profumi e cosmetici bio che prende spunto dalla cittadina e cerca di conservarne i valori, così da creare un ponte tra presente e futuro.

I prodotti sono interessantissimi e consultabili tutti qui https://www.acquadicivita.com/un-ponte-verso-il-futuro/

Se poi doveste trovare molti Giapponesi a Civita, non stupitevi.

Da quando Miyazaki ha realizzato l’anime Laputa, dichiarando di aver preso spunto da questo stupendo paesino, il numero di Giapponesi in visita a Civita di Bagnoregio è aumentato esponenzialmente.

Concludo consigliandovi un giretto tra i vicoletti della cittadina, pieni di fiori colorati e di casette in stile medievale

E le bellissime vedute sulla circostante Valle dei Calanchi, che definire spettacolare è, secondo me, riduttivo.

Spero che andrete presto a visitare questo borgo unico nel suo genere.

Per dubbi o perplessità non esitate a contattarmi:

e-mail: traveladdict.italy@gmail.com

Instagram: https://instagram.com/p/Br5PZtEl72W/

Sophia Schippa

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