Zagabria: la città che non ti aspetti

Tra realtà e leggenda

Questo 2019 mi ha portato in Croazia e, in particolare, nella sua capitale.

Lo confesso, Zagabria non era una delle mete che sognavo da una vita o che desideravo scoprire ardentemente, anzi a dire la verità non la conoscevo proprio.

Eppure credo che la cosa principale sia non farsi precludere la scoperta. Non farsi bloccare dai pregiudizi, ma essere pronti a scoprire e farsi sorprendere.

Questo è successo a me.

La guida inoltre è stata un grande plus: una ragazza giovane, molto preparata e capace di raccontarci tanti aneddoti interessanti, che destano curiosità e attenzione.

Io, come lei, cercherò di presentarvi Zagabria in maniera divertente, raccontandovi i suoi simboli: streghe, cravatta e cuore.

Come tutti noi sappiamo, per secoli in Europa c’è stata una vera e propria caccia alle streghe, perché le donne erano spesso una minaccia a quello che doveva essere l’unico genere dominante, il maschile.

Le donne non potevano studiare, non potevano trovare un impiego diverso dall’essere casalinghe e proprio per questo venivano spesso additate come streghe e costrette ad una morte al rogo o dopo una lunga tortura.

A Zagabria è possibile osservare un vero e proprio acchiappa streghe 🧙🏻‍♀️ che si erge sopra la porta d’ingresso alla Città Alta.

Sì, perché una particolarità di Zagabria è proprio l’essere divisa tra città Alta e città Bassa, che sono collegate, oltre che da strade, anche da una funicolare.

L’acchiappa streghe serviva a intercettare le streghe in volo e a farle schiantare a terra.

Ma quali sono le caratteristiche che fanno riconoscere una vera strega?

Una strega deve sapere leggere e scrivere, pesare meno di 60 kg, altrimenti non potrebbe volare, avere occhi e capelli scuri, avere un neo vicino alla bocca o al naso e saper nuotare.

Sapete qual è una delle prove a cui le presunte streghe venivano sottoposte?

Le si gettava nel fiume Sava, a Zagabria, e se affogavano non venivano considerate streghe, mentre se sapevano nuotare, questa era la conferma della loro anima malvagia.

Insomma, in un modo o nell’altro queste povere ragazze erano destinate a perdere la vita, anche dopo ore ed ore di tortura sopra sedie piene di spilli.

Ma non voglio indignarvi troppo, a Zagabria non ci sono solo streghe e atrocità, ma anche curiosità e tanto amore.

Ad esempio ci sono le cravatte.

Sì, perché la cravatta nasce proprio in Croazia e, se non lo sapete, ve lo farà intuire un negozio lungo la strada verso la città alta, che ne ha una enorme esposta all’esterno.

Questo indumento venne ideato dai soldati croati, che avevano delle divise di un colore troppo simile a quello dell’esercito francese. Così, proprio per non confondersi, si fecero cucire dalle mogli questo accessorio da indossare intorno al collo, che divenne poi di tendenza.

Ultimi, ma non meno importanti, ci sono i cuori, sia quelli di pan di zenzero, sia quelli di plastica o ceramica, sia i vostri che verranno completamente rapiti dalla bella e tranquilla capitale croata.

Li chiamano Licitar, originariamente erano fatti di farina e venivano donati ad amati e amici come regali per le occasioni speciali, quando i soldi scarseggiavano, mentre la farina e l’acqua c’erano sempre in abbondanza.

Questi cuori oggi sono spesso degli oggetti decorativi o anche dei peluche e la loro particolarità è quella di avere un piccolo specchietto al centro.

Perché mai? Vi chiederete.

Il motivo è dolcissimo: perché attraverso lo specchio il cuore del donatore si può riflettere in quello del ricevente. Questa cosa mi ha davvero sorpresa, un oggetto così semplice, all’apparenza così umile, ma con un significato così profondo.

Insomma, non si può certo dire che Zagabria sia una città noiosa o convenzionale e come se ciò non bastasse, vanno ricordati i mercatini di Natale zagabresi, oltre che il mercato che si svolge tutte le mattine in città.

Nel periodo natalizio Zagabria si anima, probabilmente anche di turisti, perché i suoi mercatini sono così caratteristici e la città così piena di luci, che per tre anni consecutivi è riuscita ad aggiudicarsi il titolo di miglior mercatino di Natale d’Europa ed è stata messa fuori concorso per ben cinque anni.

Da grande appassionata di mercatini natalizi e luminarie devo dire che sto meditando una gita a Zagabria proprio in quel periodo, ma non spargiamo troppo la voce, altrimenti non ci sarà più posto neanche per camminare tra le caratteristiche stradine del centro.

Sophia @travel__addictw

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